Autori













































































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VERONA
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Biografia
Ha studiato all’ Accademia di Brera a Milano con Marino Marini e A.Cavaliere. Dopo l’apparizione del 1968 e la seria applicazione plastica, c’è l’affermazione di “Lettera”, Verona-Malcesine; e di “Permanenze della scultura”. In tal modo la sua presenza nella scultura veronese diventa di prammatica.
Realizza all’inizio degli anni ’90 due grandi sculture pubbliche in marmo, che lo indicano in piena maturità, e lo convincono delle sue possibilità. Partecipa nel 1992 alla rassegna “10 Artisti Veronesi” e nel 1993 alla mostra in omaggio a Giulio Martinelli, presso Villa Del Bene di Volargne.
Presentazione critica
“La rischiosa linearità di Luciano Dal Molin sorge dalla sua leggera apertura della geometria, inserendo una sconnessione, una specie di errore (percettivo e visivo), che immedesima la possibilità plastica verso confini inediti, verso combinazioni spaziali che misurano il non misurabile. Moore ha parlato della linearità del monumentale; senza correre dietro al grandissimo inglese, Dal Molin ha trovato la sua monumentalità coi materiali plastici impressi a caldo sulla pietra o sui marmi veronesi.
Gli esiti sono garantiti, come sempre, dalla qualità (la provincia insegna in questo senso, almeno ai provinciali), o da una inventiva che risparmiando molto nella proposta realizza una schermatura che sembra intingere nell’aria le sue frasi plastiche”. (Alessandro Mozzambani)
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