Via Ottavio Zanetti, 5
37057 SAN GIOVANNI LUPATOTO
VERONA
Telefono: 045 8750921
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Biografia
FEDER LUCA, nasce a Verona il 27/03/1964 e vive e lavora a San Giovanni Lupatoto (VR),in via Ottavio Zanetti, 5 – Tel. 045 8750921.
Diplomato all’Istituto Tecnico per Geometri fin da giovanissimo ha però dimostrato grande attitudine alla pittura frequentando così numerosi corsi di pittura ad olio e acquerello.
E’ membro della Società Belle Arti e del Gruppo Amici dell’Arte “A. Nardi” di Verona, attualmente lavora con il gruppo “Arcobaleno”.
La sua tecnica preferita è l’olio, i suoi soggetti più amati i paesaggi veronesi, figure e le nature morte.
Presentazione critica
Si fonda essenzialmente sulla concretezza della forma-colore l’arte pittorica di Luca Feder che, da tale intelaiatura, riesce ad estrarre le numerose sfumature e le sottigliezze, sia di carattere materico che psicologico, della “cosa vista” e immediatamente colta perchè diventi rappresentazione dei suoi e molteplici echi.
La pennellata non indugia in particolari virtuosistici, ma si slancia libera, sintetica, sicura sulla superficie inseguendo il mistero mobile delle luci e delle ombre che si susseguono o si amalgamano a seconda dell’ora del giorno e dell’ambiente in cui le immagini vivono. Nella fluidità dell’olio su tela, si compongono i temi del paesaggio, della figura, della natura morta che, pur rispettosi della classicità della tradizione, esprimono una freschezza ed una originalità di inventiva, sia per il taglio prospettico, sia per ciò che di nuovo l’artista sa ancora individuare nelle “scene” di quotidiana normalità….I giochi di bambine sulla spiaggia, un gruppo di bagnanti (famiglie e persone di ogni età, impegnate di abbacinamento, nel sole), la giostra dei cavalli, con i suoi cavalieri e suoi cow-boy in erba, creano un rapporto equilibrato ed espressivo tra figura e spazio circostante che non è solo specchio di una cronaca affettuosa ed eccitata, ma trascrizione di una realtà momentanea ed eterna, carica di una vitalità organica naturale e di una fondante trasfigurazione poetica. Sulle “nature morte”, gremite di semplici mele rosse e verdi, di bucce appena stondate dal coltello, e di un usuale, quasi tiepido vasellame disposto sulla tovaglia mossa in pieghe sparse, sembra che si sia depositato uno strato di granelli di ombra che evidenzia i differenti volumi plastici….Queste delicatissime opere fanno indovinare il rito di gesti appena compiuti sull’ara di una consuetudine tranquilla , e la traccia di recenti presenze che si sono sfiorate per poi uscire fuori, nel frastuono della vita.
Rivelano la qualità segreta degli interni domestici, e ne restituiscono il valore di metafora del sentimento. Sanno sapientemente estrinsecare il significato soggettivo e fantastico della più ovvia e consumata abitudinarietà.