Via G. Mameli, 10 -37047 SAN BONIFACIO (VERONA) Telefono: 0455868521 Fax: Email: ferrarese.piergiorgio@gmail.com Sito web: www.webalice.it/pgferrarese/BiografiaPittore autodidatta, ha iniziato ad esporre i suoi lavori agli inizi degli anni ottanta, frequentando gli amici pittori sambonifacesi ed organizzando le prime rassegne
SAMBONIFACIOARTE.
La prima mostra personale è del febbraio 1989 presso il Centro Sociale di Prova a San Bonifacio. Sono seguite altre mostre personali, presso il Comune di Folgaria (TN) e presso la Galleria Centrale di San Bonifacio. Ha partecipato inoltre a numerose mostre e concorsi in ambito provinciale veronese ed extraprovinciale, conseguendo premi e riconoscimenti.
Negli anni più recenti si è dedicato in modo particolare alle rassegne del Gruppo Pittori della Lessinia per far conoscere la tradizione della pittura veronese di paesaggio nelle diverse occasioni rappresentate da importanti manifestazioni nelle città di Ferrara, Verona, Lonigo, Garda, Cologna Veneta, Soave.Presentazione critica“Orizzonti lunghi, amplificati in paesaggi a tutto raggio dai colori ovattati di certi giorni d’inverno o di primavera prematura. Disposti sul grigio-lilla di spatolature appena appoggiate da un olio diluito che non permette alcuna concessione al materico. Una pennellata tenue, delicata, che sa di nebbia, per velare suoni e colori dai quali affiorano, senza consistenza, case dai muri alti, cespugli di nocciolo, lievi come aerostati a riposo, cortine di arbusti pettinati dal freddo, il brusio dei biancospini che premono a sbocciare in un tulle ricamato dall’odore amaro”. (Vera Meneguzzo, 1992)
“Sembra passeggiare col pennello costeggiando nei prati, saltando le marogne di sassi bianchi cotti dal sole, con un insistito segno che va lentamente a disperdersi in tutto il dipinto. Infatti sia l’estetica formale che l’impaginatura figurativa, vivono un alito diafano ma continuo, che per sua virtù resiste nel tempo. Ciò che distingue il largo respiro dei paesaggi di Ferrarese è un persistere sia della luce che del clima tonale, raggiunti ambedue con intelligente accosto”. (Alessandro Mozzambani, 1994)
“Più rarefatte, suggerite da visioni morbide e trasparenti, le immagini dipinte da Piergiorgio Ferrarese riferiscono di un paesaggio visto dall’alto o dal basso, sempre comunque in lontananza, ed in fine dipinto “con un segno insistito e mai ripetitivo, un tratto che va dolcemente a disperdersi” nella completezza di una pittura in cui persiste il ricordo incancellabile del “tonalismo veneto” “. (Giorgio Trevisan, 1994)
“Compone con accuratezza geometrica i suoi paesaggi che hanno per soggetti soprattutto le contrade, come “Azzarino” o “Finetti”, dove le case sono ben disegnate, quasi a formare una netta scenografia che ha il gusto di fermare una realtà fortemente esposta, dopo secoli, a rapide ed irreparabili sparizioni”. (Francesco Bletzo, 1995)