Via Caravaggio, 20
37047 SAN BONIFACIO
VERONA
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Biografia
Alberta Marchi insegna disegno e storia dell’arte presso la scuola superiore Guarino Veronese di San Bonifacio. Vive e lavora a San Bonifacio (VR) in via Caravaggio, 20.
Presentazione critica
L’ASTRATTISMO SIMBOLOGICO DI ALBERTA MARCHI
“Per capire l’espressione pittorica di Alberta Marchi occorre ritornare mentalmente ad alcuni modelli espressivi che si sono imposti nel secolo scorso, si riconosce allora in lei un’impronta cubista – astrattista, che la colloca nella migliore tradizione espressiva di quegli artisti che meglio hanno saputo cogliere questo impulso e farlo proprio con personalità e originalità.
E’ così che Alberta riesce ad esprimere un suo proprio modello ricco di personalità, di fantasia e di razionalità. Nelle sue opere, la de-strutturazione e conseguente ri-strutturazione dei soggetti avviene attraverso piccole campiture ricche di forza cromatica, ecco comparire allora le figure tematiche in un contesto policromo che le impreziosisce e le rende misteriosamente percepibili.
In alcuni suoi dipinti appaiono gradevoli ed interessanti nudi femminili sapientemente e parzialmente occultati da una sorta di “puzzle cromatico” che conferisce loro grande forza espressiva, plasticità e leggiadria estetica. Ma la pittura di Alberta Marchi non si esaurisce solo in questo contesto, la simbologia e la numerologia governano alcune tele introducendo concetti di alto valore speculativo.
Il microcosmo ( raffigurazioni sequenziali di forme circolari ), il macrocosmo ( raffigurazioni di vortici e di elementi che richiamano il modello cosmico ), sono temi ricorrenti, raccontati con forza e con sublime dolcezza.
Anche i numeri compaiono talvolta sulle sue tele, numeri espressi direttamente vicino agli elementi della figurazione, numeri che si rifanno ad una precisa legge, quella appunto della numerologia e che intrinsecamente esprimono un significato teosofico o esoterico.
Il gesto creativo di Alberta è spontaneo, sicuro, libero ed immediato, è un gesto nel quale vi si legge una lunga preparazione e grande esperienza che esplorano tutti i campi della figurazione formale ed informale, figure umane , scene fantastiche e surreali, nature morte, paesaggi. Il gusto per la scelta tonale evidenzia quel suo “padronare il colore” con sicurezza.
E’ così che Alberta Marchi giunge al suo “astrattismo simbologico” con grande e dotta consapevolezza senza nulla improvvisare insensatamente. A guidarla sembra essere un connubio di conoscenze, conoscenze forse espresse allo stato intuitivo dove si mescolano: senso estetico, filosofia della scienza, e talvolta, razionalità spaziale.
Se per essere tale l’arte, chiede all’artista un cammino di continua ricerca di originalità per il proprio modello espressivo, questo concetto viene sicuramente avvalorato dall’atteggiamento di questa brava artista.
Osservare le sue opere significa immergersi in un percorso non comune dove le problematiche esistenziali e cosmologiche vengono richiamate e riproposte per simboli con grande acutezza e con quella sensibilità estetica che solo lei sa evidenziare nel gradevole e giocoso tripudio dei colori”. (Pier Antonio Trattenero)