Via Lodegario, 537057 SAN GIOVANNI LUPATOTOVERONATelefono: 045 548001Fax: Email: marchi.gianfranco@alice.itSito web: BiografiaMarchi Gianfranco ha frequentato per due anni un corso di pittura tenuto dal Prof. Rinaldi e successivamente la Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona. Sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Germania, Olanda, Belgio e Inghilterra.
MOSTRE PERSONALI:
1991 SAN GIOVANNI LUPATOTO.
1993 DESENZANO.
1993 GARDA.
1995 LAZISE.
1995 CERRO VERONESE.
1995 BOSCOCHIESANUOVA.
1996 GARDA.
1996 SIRMIONE.
1997 PESCHIERA DEL GARDA.
1997 TORRI DEL GARDA.
1997 GALLERIA MODIGLIANI- MILANO.
1997 SIRMIONE.
1998 LAZISE.
1998 TESERO (TN).
1998 BIENNALE ARTE “TREVI” (PG).
1998 COLLETTIVA CAMPOBASSO.
1998 TORRI DEL GARDA.
1999 GALLERIA LA TORRETTA (VR).
1999 SIRMIONE – 2000 FIERA IN CASA (MILANO).
2000 GALLERIA LA TORRETTA (VR).
2001 COLLETTIVA SAN ZENO DI MONTAGNA (VR).
2002 LAZISE, SIRMIONE.
2003 LAZISE, PESCHIERA, LIMONE DEL GARDA(BS).
2004 LAZISE, LIMONE DEL GARDA, SIRMIONE.
2005 LAZISE, LIMONE DEL GARDA, SIRMIONE.
2006 LAZISE, GARDA, LIMONE DEL GARDA.
2007 LAZISE, GARDA, LIMONE DEL GARDA.
2008 LAZISE, GARDA, CAORLE(VE), LIMONE DEL GARDA.Presentazione critica“Gianfranco Marchi, uno strano post-moderno a mezzo fra le esigenze del cuore e quelle del tempo, una pittura che cerca l’effetto drammatico e non sfugge le leggi dell’ottica. Dietro la pittura, in alcuni casi, lascia intravedere lettere e pagine di giornale, frammentando poesia e storia, se stesso e gli eventi del tempo, patimenti propri e passioni del secolo. La pennellata si distribuisce ampiamente, piuttosto spessa, frastagliando la superficie, aprendo pori entro i quali, come sopra una pietra, la luce si trattiene e si perde in polvere, moltiplica così le accensioni, segnate in tinta assai luminosa, oppure in sfumati tenui.
C’è continuo esercizio di astrazione, ma tutto senza forzature, c’è tuttavia anche la convinzione caparbia di Marchi, che la pittura possa farsi con ogni mezzo. Marchi va riportato a quella vena dell’arte contemporanea che è detta post-moderna, quella cioè che ritiene superate le contrapposizioni teoriche in favore della bellezza, del valore estetico dell’oggetto. Non partecipa alla pittura dunque, con cuore da passista, ma mette in conto tutti i sentimenti, mai volgendosi indietro, con la coscienza che non serve, perché il passato è già qui”. (Ermanno Barbisio, “Quadri e Sculture”)
“Marchi, non sceglie una specifica tematica, ma cambia continuamente il soggetto, così come cambia le tonalità coloristiche.
Nelle sue opere, infatti, il colore è sempre diverso, in alcuni predomina il giallo, in altri il rosso, in altri l’azzurro. La sua intuizione creativa comincia a dare buoni frutti ed oggi egli è in grado di presentare opere che rivelano l’ansia di rivivere sulla tela i momenti irripetibili che colpiscono l’occhio penetrando nell’animo”. (Salvatore Fiorillo)