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Biografia
Santina Pellizzari è nata a Crespadoro (VI) nel 1948, diplomata nel 1968 all’Istituto d’Arte “N. Nani” di Verona, insegnante di educazione artistica a S. Stefano di Zimella (VR) dove ha il suo studio. Ha partecipato al primo concorso di pittura nel 1970 e successivamente a più di 65 mostre collettive e 8 personali. La sua pittura risente delle conoscenze dell’arte astratta e informale di tipo materico, con la quale sente di potersi esprimere più liberamente e con maggiore espressivitù. La tecnica prevalentemente usata è acrilico, garza e altri materiali.
Dice di sé l’ artista: “L’arte astratta e informale a cui mi ispiro, è un’arte “senza forma” che rifiuta l’immagine definita per dare importanza all’improvvisazione, al segno casuale e spontaneo, ai materiali, al colore che suggerisce sensazioni ed emozioni . Ha l’intento di rappresentare o significare la presenza, l’esistenza dell’artista che progetta ed esegue nello stesso momento . Nel quadro esprimo passioni, emozioni, stati d’animo ed una forza primordiale, istintiva che è alla radice della vita . La sorgente della pittura è l’inconscio, senza studi preliminari, solo successivamente c’è un controllo per ottenere nel quadro un certo equilibrio compositivo di linee, materiali e colori realizzati con gesti istintivi e veloci. La ricerca materia è caratterizzata da colori acrilici densi, da materiali diversi riportati direttamente sul quadro e dalle loro qualità sia formali che tonali .Il colore e la materia sono una delle fonti principali di ispirazione perché le superfici dei materiali rivelano una sorprendente, meravigliosa ricchezza di possibilità espressive gelosamente custodite nell’involucro della materia stessa. Una insospettata potenza evocativa, una sconcertante intensità di suggestioni si sprigiona dalle più comuni apparenze con cui la materia si presenta al nostro sguardo e viene usata con vitalità espressiva insieme alla forza del colore ed il quadro non è più piatto.
La sabbia, le garze con le loro lacerazioni, le carte, i cartoni, a volte le plastiche o altri materiali, evocano sensazioni: gioie, passioni, tensioni, drammi, vita e morte trovano i loro emblemi nei diversi aspetti della materia e del colore. L’opera è viva, vibra con le sue superfici e con i suoi colori tonali o timbrici per esprimere sensazioni diverse e stati d’animo diversi, c’è sempre o quasi sempre il giallo, a volte anche l’oro come rappresentazione della luce o anche il bisogno della luce.
Ogni colore o insieme di colori vuole esprimere emozioni e sentimenti diversi, le forme scaturite dalle linee, dai colori e dai materiali sono a volte collegati dalla mente in modo da suggerire immagini in funzione del personale sentire. Vogliono esprimere semplicemente la mia esistenza, lasciare una traccia, un segno, il passaggio su questa terra ed è una forma di liberazione dell’anima”.
Presentazione critica
“.. La decisione e l’impulsività di una figurazione astratta accompagnano le opere di Santina Pellizzari, è questa la chiave dilettura dei suoi quadri ai quali ha delegato la comunicazione di un messaggio dell’anima, una sorta di grido esistenziale.. Magia di colori,suggestioni delicate o forme in caotica libertà, lacerazioni, ritmi sequenziali materici, emozioni colorate, simbiosi tra l’esistito e l’esistente, la pittura come liberazione.. I colori, i segni, le forme diventano protagonisti in un mondo fantastico che la nostra percezione riorganizza in funzione del personale sentire. I quadri di Santina Pellizzari trasudano di mistero, di angoscia esistenziale, di vitalità, di aneliti indefiniti alla ricerca di un linguaggio universale e cosmico..” (Pierantonio Trattenero).
“..Nei quadri di Santina Pellizzari esplode una storia di sentimenti come in una camera di combustione, e dilaga le sue calde astrazioni, in una scala comosta e impazzita di valori cromatici. Restano solo le emozioni con un groviglio di serpi del dolore, con l’esaltante levità della gioia, con una sequenza che pare espressione di uno spirito libero e irrequieto.. I colori, a volte accostati con armonie straniere, con stridore sofferto, con rossi di brace che agitano il respiro, conazzurri musicali che parlano di infinito, di blu profondi e cupi o di gialli luminosi, capaci di un linguaggio che dà parola e racconto alle emozioni, a ciò che detta l’anima..” (Vera Meneguzzo).
“Santina Pellizzari propone una figurazione astratta tutta improntata sull’improvvisazione, sull’impulsività del suo personale e liberatorio gesto pittorico. I suoi quadri comunicano messaggi dell’anima, emozioni di gioia e di dolore, riflessi di un vivere che da personale diventa universale. Il colore delicato o fortemente timbrico e materico, le linee morbide o saettanti, i materiali riportati direttamente sul quadro partecipano al racconto di queste sensazioni.” (Alessandra Molon)