Biografia
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Carlo Francesco Piccoli nacque a Verona nel 1881 ed ivi morì nel 1949. Partecipò contemporaneamente agli studi classici e all’ Accademia Cignaroli. Si accostò sia al rigore accademico di Napoleone Nani sia al più romantico linguaggio di Mosè Bianchi.
Piccoli maturò e perfezionò ben presto le innate qualità di grafico e di colorista grazie alla sua capacità di indagine oltre che all’ acceso desiderio di conoscenza.
A partire dal 1921 partecipò praticamente ininterrottamente alla Biennale di Verona, ma rifiutò le rassegne nazionali ed internazionali. Piccoli infatti, a causa del suo carattere introverso, affrontò con rigore il proprio mestiere senza però aprirsi alle novità del tempo.
Presentazione critica
“Piccoli ha vissuto di più le vicende storiche del Novecento per non vedersi scavalcato a volte quasi con noncuranza. Già negli “Anni Venti” certe figure femminili confermano la sua attenzione alle Secessioni in bilico tra avvertenze autarchiche – Roma – e quelle austriache e tedesche, di Vienna e Monaco. Forse però negli anni ’30 e nei paesaggi del Lago di Garda, della Valpolicella e della Valdadige, l’ampiezza della sua visione, o di converso la fissità del particolare intimo, e così goduto e presagito, nella sua pittura alleggeriscono ancor più la propensione alla tavolozza sintetica, senza indulgere, anche se in maniera diversa da Avanzi, al gusto precario di provenienza ottocentesca. Queste sue tele e tavole, magari di piccola dimensione, si offrono con candore spontaneo al diverso modo interpretativo contemporaneo, superando bene il giudizio sia critico che di ambientazione. ”. (Alessandro Mozzambani )- [Catalogo della Mostra “PITTURA A VERONA 1900-1950”, Comune di Sona 1989]