Biografia
(pagina in costruzione, aperta a contributi esterni)
Matilde Sartorari nacque a Zevio il 10 giugno del 1902 e morì il 14 settembre 1988 in provincia di Verona. Pittrice d’ istinto, si recò a Firenze intorno al 1916/17, mentre era in atto la prima guerra mondiale e fu allieva di Francesco Gioli. Durante questo periodo frequentò, oltre l’ Accademia Fiorentina, anche la bottega di Cesare Ciani.
Matilde Sartorari, alla fine della guerra, espose presso il Lyceum di Firenze la sua prima personale ed ottenne un lusinghiero successo. Ripropose la stessa personale a Vicenza, Padova e Roma. L’ambiente agreste e l’umile gente di campagna rimarranno una costante nella pittura dell’ introversa Matilde.
Nel 1924 si sposa, seguendo il marito Jokl che per lavoro si sposta tra Parigi e Londra. Matilde ne approfitta per visitare musei e mostre, ma anche per trarre ispirazione dall’ ambiente cittadino; nel 1937 a Londra, alla Goupil Gallery, espone una settantina di opere.
Presentazione critica
“Prima della residenza in Francia e in lnghilterra, la Sartorari aveva studiato a Frenze da R.Ciani, uno degli ultimi pittori “macchiaioli” arrivati nel nostro secolo, e anche al suo “maestro” la pittrice veronese era parsa una fanciulla prodigio, quale il tempo ce l’ha consegnata benignamente. Da Firenze a Verona la Sartorari, ormai donna, interpreta il mondo vernacolo e il miglior paesaggio, con una pittura in bilico tra l’apprendimento toscano e le risultanze autarchiche e ottocentesche locali. Dalla Francia nel dopoguerra torna a Verona però una artista completa, sicura e ferma nel polso come nell’occhio.
Nella levità magistrale della sua pittura “francese”, o “inglese”, dopo il 1945 l’artista plana letteralmente su Verona e sui suoi dintorni, sul lago di Garda, quindi definitivamente in Valpolicella, dove nel 1988 scompare a S.Ciriaco di fronte a
Negrar. La sua produzione, ancora per buona parte inedita, avrà prima o dopo l’augurio del pubblico e della critica, che insieme celebreranno una vita fatta di pittura in nozze fedelissime e degne”.(Alessandro Mozzambani )- [Catalogo della Mostra “PITTURA A VERONA 1900-1950”, Comune di Sona 1989]