Rosaro37023 GREZZANAVERONATelefono: Fax: Email: e.mail sek.deluca@alice.itSito web: Biografia
BIOGRAFIA
Claudio De Luca (detto Sek)
Nato a Vittorio Veneto. Vive e lavora a Verona, Italia. Sek inizia a dipingere a 15 anni nel 1973, anno in cui partecipa a una prima mostra.
FORMAZIONE
1976-1977 Corsi all’ Università Internazionale dell’Arte di Venezia palazzo Fortuny, con il Maestro Mario De Luigi.
1980-1981 Diploma di laurea, nel corso di Pittura,
all’Accademia di Belle Arti di Venezia con il Maestro Emilio Vedova.
ESPERIENZE DI LAVORO
1976-1977 Allestitore, Museo Correr Venezia:
collabora alla realizzazione dei fotomontaggi e all’allestimento della mostra itinerante “Didattica 2”.
1977-1978 Allestitore, Sala d’Arme di palazzo Vecchio a Firenze: collabora all’allestimento e progetto della
mostra di Rafael Alberti per la Spagna a cura di Giulio Carlo Argan.
1982-1985 Disegnatore Stilista, Azienda di abbigliamento Gruppo Benetton: assistente alla direzione della
linea Sisley.
1987-1997 Docente di Discipline Pittoriche, Liceo Artistico di Verona.
1998-2012 Docente di Disegno e Storia dell’Arte,
Liceo Scientifico di Verona.
1973-2012 Mostre personali e collettive, segue elenco.
MOSTRE PERSONALI
1980 – ( 11/19 ott.) “I primi sette anni di pittura di Sek”, Treviso- palazzo Ca’De Ricchi Assessorato alla
Cultura – testi del poeta Andrea Cason e dello scrittore Paolo Ruffilli – ripresa televisiva “Antenna Tre”.
1988 – ( 9/23 apr.) “Lagunaria Veneziana”, Verona , Centro Culturale Rinascita – Testo del critico d’arte Gian
Luigi Verzellesi – Intervista di “Tele Arena”.
1988 – ( 4/19 giu.) “Berlingaccio”, Verona – Sala Morone – Testo del critico d’arte Francesco Butturini –
Performance eseguita dalle ballerine Annarita Dama e Anna Roncari, intervista di “Tele Arena”.
1988 – ( 24 sett./6 ott.) “Reperti”, Verona – Gall.d’Arte Fra Giocondo dell’amministrazione della Provincia di
Verona – Testo del critico d’arte Alessandro Mozambani – intervista di “Canale 65”.
1991 – ( 31 ago./8 sett.) “En plein air luci ed acque” 25 opere scelte dal 1978 al 1981, Treviso Cà dei
Carraresi Centro Convegni ed esposizioni della “Cassamarca” presentazione del critico d’arte Paolo Rizzi.
1993 – ( 5/20 magg.) “En plein air luci ed acque” 20 opere scelte, Milano Gall.Filippin ” Testo del critico
d’arte Paolo Rizzi.
1994 – ( 2/15 apr.) “Punti di energia” 12 opere di grandi dimensioni, Verona centro Culturale S.Giorgeto,
presentazione della critica d’arte Vera Meneguzzo.
1995-( 13/28 magg.) 25 opere scelte – Sirmione Sala Civica di p.zza Flaminia.
1996 – ( 22/27 ott.) 25 opere sul tema “Leggende e segreti”, Verona Circolo Ufficiali di Castelvecchio.
1997 – (2/20 nov.) “Leggende e segreti”, Ist.Tec.Com.
I. Pindemonte di Verona, Sala dei Cesari.
2005 – ( 2/30 magg.)”Suggestioni della Terra”, Soave (Vr), Cantina Rocca Sveva, con musiche per quartetto
d’archi del Maestro Silvano Perlini.
2005 – ( 24/31 lug.) Ass. alla Cultura, Sala Civica di Roverè Veronese, con testi del poeta Giampaolo Feriani e
musiche del Quartetto d’archi Suavis.
2006 – ( 7 magg.) “20 opere di grandi dimensioni per la festa dei fiori” Ass. alla Cultura, Sala Civica del
Castello di Cologna Veneta.
2006 – ( 19 magg./9 giu.) “Suggestioni della Terra” Biblioteca del Comune di Ronco All’Adige (Vr).
2006 – ( 2/4 giu.) 25 opere “per il centocinquantenario del Convento dei Frati francescani Minori
SS.Redentore” di Verona.
2006 – ( 25 ago./3 Sett.) “Lessinia: Colori e segni tra cippi e tese cimbre”, Ass. alla Cultura, Sala Civica del
Comune di Bosco Chiesanuova (Vr).
2006 – ( 14/26 Dic.) “Es Acua es Terra”, Sala mostre del Centro Turistico Giovanile, Verona catalogo e
presentazione della critica d’arte Elisabetta Bovo.
2010 – ( 4/19 Sett.) “Sekografie vissuto fluorescente” , Galleria d’Arte Centrale di San Bonifacio, con la
presentazione dell’arch. Maria Luisa De Rossi.
2011 – (14/19 Apr.) “Natura e immaginario” Lazise lago di Garda, Ass. alla Cultura, Galleria Civica.
2012 – (14-19 Apr.) Natura e Immaginario, Galleria Civica del Comune di Lazise (VR)
2013 – (5/16 sett.) Quarant’anni di pittura “mostra antologica del periodo figurativo dalle prime opere del 1973 alle Sekografie Fluorescenti del 2013”, Ass. alla Cultura, Sala Civica del Comune di Bosco Chiesanuova (Vr).
MOSTRE COLLETTIVE – SELEZIONE
1973 – Treviso, gall. “La Cave”.
1975 – Porto Verde (RI), Rass. Int. Comunità Europea Artisti.
1976 – Londra, Art Gallery Devon Shire Studios.
1976 – Treviso, Museo Ca’ Da Noal, Conc. Naz. di Disegno.
1977 – Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa.
1978 – Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa.
1981 – Bologna, gall. Circ. Artistico Iterarte,
12 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
1981 – Pordenone, gall. La Roggia
3 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
1988 – Verona, Gran Guardia, premio A. Marini Rass. Arti Visive.
1988 – S. Giovanni L.(VR), “Agorà” Soc. Belle Arti di Verona.
1989 – Mestre (VE), “Ri-generazioni” Cent. Cult. Olof Palme.
1989 – Verona, Gran Guardia, Soc. Belle Arti di Verona.
1991 – Cerea (VR), Sala Conv. Cassa Rurale e Artigiana.
1991 – Verona, Fiera Euro Art Expo, stand.
1993 – Padova, Fiera Arte 93, gall. Filippin (MI).
1994 – Bologna, Arte Fiera, gall.Filippin (MI).
1996 – Padova,”Casa Telethon” Banca Nazionale del Lavoro.
2006 – S.Giovanni L. (VR) ventennale dell’Estemporanea di Pittura
Pia Opera Ciccarelli.
2009 – Cesano Maderno – Città dell’Arte Palazzo Arese Borromeo,
1000 Artisti a Palazzo, a cura di Luciano Caramel.
2010 – Comune di S. Pietro di Lavagno (Vr), Sala Civica , Ass.alla Cultura.
2011 – Bologna Galleria del Circolo Artistico Iterarte.
2012 – Novara, Palazzo Renzo Piano, Sek è tra i vincitori del 12° Premio
Nazionale d’Arte Città di Novara.
2013 – Venezia, Palazzo Cà Zanardi, “Dreams” circuito – off 55 ma Biennale
d’Arte di Venezia.
2013 – Orta San Giulio (NO), Palazzo della Comunità, mostra dei vincitori del
12° Premio Nazionale d’Arte Città di Nov ara.
2013 – Premio Murano 2013 scuola del vetro Abate Zanetti.
2014 – Verona, Biennale della Creatività, 12/18 Febbraio, Palaexpo.
2014 – Verona, gall. d’Arte La Meridiana, collettiva.
2014 – Udine, gall. Arttime, collettiva Arte surreale italiana.
2014- Novara, palazzo Renzo Piano, personale dal 27 settembre al 12 ottobre.Presentazione criticaPrelievi mitici ed esistenziali
Sek recupera oggetti storici ormai trasmutati nell’inutile, nel discosto, nell’abbandono che può significare solo “colore locale”.
L’artista attento sempre e sommamente a ciò in cui la società è fuori per disattenzione organica, salva e riutilizza immettendo il corpo freddo in correnti calde.
Il colore ha la funzione del “campo”, di un allineamento sereno, attento al ciclo talmente immobile dell’oggetto in rilievo che vuole arrivare a comunicare delle percezioni, dei messaggi memorabili, anche oltre la mera spettacolarità estetica.
L’espressivo subentra all’estetico in una operazione che si regge lungamente sulla componente primaria “estetica”, agendo però sulla percezione, sulla sensibilità lunga della memoria.
Tempo e immagine fondono anomalie e leggende affinché la sutura non sia solo fisica, solo estetica, ma immaginaria ed alchemica.
(Verona 1988) Alessandro Mozzambani (critico d’arte)
Lagunaria veneziana
Personalmente ricordo di aver presentato Sek, una volta nel 1988, al chiostro di S. Bernardino (VR) con un’esposizione singolare: Lagunaria Veneziana cui si accompagnava una performance di ballo.
La mostra trattava di confronti fra oggetti e tele.
Gli oggetti presenti in fianco alle tele, che ne riproponevano l’interpretazione sulla superficie, giocavano un ruolo duplice di metafora trasposta di se stessi (come dei ready made) e di referenti fisici dell’immagine dipinta; così il dipinto era l’immagine e, contemporaneamente nuovo oggetto.
Come si comprende era un sottile gioco delle parti in bilico fra percezione, conoscenza, riproduzione.
Anzi, mi sembrò allora una nuova action painting fissata sulla dinamicità di un rapporto attivo e produttivo tutte le volte che un visitatore si accorgeva della diversa consistenza di queste realtà.
Ricordo bene questa esperienza di Sek, perché mi parve unica, almeno da noi, e degna quindi di trovare una continuazione ed uno sviluppo, che, infatti, c’è stato e si è potuto vedere presso la Galleria “Rinascita”, allora in Corte Farina.
(Verona 1994) Francesco Butturini (critico d’arte)
Presentazione della mostra “Sekografie Vissuto Fluorescente”.
La mostra contiene sia opere grafico pittoriche che sculture composte da frammenti o veri e propri oggetti che riassumono in se la vita stessa.
Materia che è stata trasformata dal tempo. Oggetto che è portatore di storia.
Allora tutto ciò che in una società del consumo viene spesso rifiutato, in questo caso viene recuperato dall’artista, che gli attribuisce una grande importanza perché portatore di vissuto e di storia.
Nuovi valori si affacciano nella realtà.
L’oggetto rinasce nella nuova identità ed è portatore di nuovi valori, di nuove sensazioni ed immagini.
Ma Sek riesce a realizzare con un ulteriore sforzo, opere del tutto nuove, perché inizia a lavorare con un altro importantissimo elemento che è la luce.
Nel momento in cui vengono avvolti dal buio e illuminati dalla luce fluorescente, c’è una totale trasformazione:
Le superfici pittoriche da bidimensionali passano ad una sensazione di tridimensionalità pittorica, da una sensazione di bidimensionalità ad una percezione di forte profondità.
L’espandersi, il diffondersi, il penetrare della luce che crea questi effetti di profondità e di movimento, come se il colore e gli elementi stessi cominciassero a fluttuare in un nuovo spazio.
Grande fascino, e soprattutto il fatto che si parte dalla memoria , un contesto che spesso viene rifiutato soprattutto dalla nostra società, e invece in effetti, il recupero di questi frammenti viene appunto fatto da Sek, e tra l’altro in un arco di tempo molto lungo, sono trent’anni che questo artista lavora.
In una società che dev’essere così veloce, tutto dev’essere fatto nel minor tempo possibile, senza pensare al passato, ma guardando sempre avanti.
Allora pensate un lavoro di trent’anni, attorno ad un oggetto, recuperando il passato, recuperando ulteriore tempo, ulteriori vicende, grande, grande qualità in queste opere che trasmettono sicuramente grandi emozioni.
(San Bonifacio-VR, 2010) M. L. De Rossi (architetto)
“SEKOGRAFIE FLUORESCENTI”
Ogni tela si sviluppa attraverso un sottile equilibrio tra dimensione figurativa dell’incisione e dimensione segnica e gestuale della pittura in un doppio registro pittorico.
E’ un linguaggio con un’interpretazione molto soggettiva e personale di un qualcosa che in realtà esiste attorno a noi: il vissuto.
Nella visione notturna, la luce ultravioletta trasforma il colore dei dipinti in segni fluttuanti, in lame di luce che illuminano le profondità dello spazio ambientale.
Si apre un dialogo tra l’opera e lo spazio in cui è esposta, il colore sembra prendere energia e irradiare all’esterno la luce.
La pittura segnica ha permesso di imprimere nello spazio della tela questa energia.
Nel momento in cui si ha il contatto con l’ambiente fluorescente, formato dalle opere, si attuano nuovi stimoli e suggestioni di un mondo di silenzi cosmici.
L’unicità di ogni singola opera è caratterizzata dalle sue peculiarità cromatiche che rappresentano un lavoro di ricerca sulla qualità del segno.
Nella fluorescenza le sagome nere dei visitatori diventano parte integrante dell’opera.
La luce ultravioletta accentua il rapporto sensoriale tra l’uomo e il suo ambiente spaziale e porta alla scoperta di nuove percezioni. (presentazione dell’autore Claudio De Luca Sek)
TRA LUCI E COLORI: NOVARA-27 SETT./12 OTT 2014 PALAZZO RENZO PIANO
Come se la sottile poesia delle vetrate gotiche riprendesse vita, le opere di Sek vibrano di colore e di luce, vivificate da una grafia segnica e disegnativa che rievoca l’antica grisaille.
In uno sciogliersi di cromie, fissate in una magica ed elegante ambientazione acquatica, il disegno nero segna le partiture narrative di emozioni e di atmosfere: le raffigurazioni si snodano in passaggi cromatici liquidi e luminosi raccontando una realtà interiore e sentimentale.
Sek scrive che nelle sue opere vive “un’interpretazione molto soggettiva e personale di un qualcosa che in realtà esiste attorno a noi: ‘il vissuto’ territorio dell’emozione e dell’incanto”.
Con Sek l’immaginario letterario e l’incanto medioevale (manifesti anche nei titoli) incontrano la tecnologia contemporanea.
Ogni opera prende vita, si trasforma, rivive grazie all’illuminazione ad ultravioletti e agli effetti di Fluorescenza : lo spazio tutto diventa luce e l’opera conquista una tridimensionalità spaziale interagendo con lo spettatore ammagliato e ridisegnando l’ambiente che le accoglie con ombre, luci e forme colorate.
L’uso di tavole, che rievocano le origini della pittura occidentale da Giotto, e di tele, la sapiente tecnica pittorica sono rinnovate dalla conoscenza tecnologica delle nuove fonti di luce, permutate dalle tecniche di analisi del restauro.
Così poesia, magia, sensazioni e colore vivono nella pura contemporaneità tecnologica della luce.
Novara sett. 2014, Emanuela Fortuna