P.zza Cittadella, 4
37100 VERONA
VERONA
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Biografia
Natalina Zerlotti risiede a Verona. Ha frequentato, presso la Accademia di Belle Arti G. Cignaroli di Verona, i corsi liberi di affresco, pittura a olio, acrilico, disegno e pastelli.
Nel corso degli anni ha partecipato a concorsi di pittura e a diverse mostre collettive e personali in Italia, Montecarlo, Parigi e Londra. Hanno scritto recensioni:
V. Meneguzzo, P. Facchin, L. Lepri e P. Levi.
Dal 1985 ha partecipato a concorsi ed a mostre collettive in Italia ed all’estero:
1992 Verona – Terme di Caldiero
1993 Lazise sul Garda (Vr)
1994 Soave di Verona
1994 Negrar di Verona
1995 EuroArte Expo
1996 EuroArte Expo
1997 Verona “Galleria Belle Arti”
1997 New York
1998 Piacenza
1998 Milano “Galleria Cortina”
2000 Castelvecchio Verona
2005 Verona Arsenale
2006 Torino “La Telaccia”
2006 Abano Terme “Sala Kursaal”
2006 Cortona “Fortezza Girifalco”
2006 Londra “Mall Galleries”
2006 Parigi “Espace Miromesnil”
2006 Verona “Arte ceramica”
2006 “Arte Padova”
2007 “Arte Padova”
2008 Milano Galleria Modigliani
Ha allestito mostre personali a:
1994 Villafranca di Verona
1995 Mantova galleria “Lo scalone”
1996 L’Aquila
1996 Malcesine Palazzo Capitani
1997 Selva Gardena
1997 Vigasio (Verona)
1999 Riccione Palazzo del Turismo
2002 Verona Castelvecchio
2004 Verona “Galleria La Meridiana”
2006 Lazise sul Garda-VR
2007 Pordenone
2007 Lazise sul Garda-VR
Bibliografia:
1997 PRAXIS
2001 VITA VERA
2003 IL QUADRATO
2006 AVANGUARDIE ARTISTICHE
2007 L’ELITE NEW
2007 L’EUROPA IN ARTE
2008 L’ELITE NEW
2008 L’EUROPA IN ARTE
Sue opere sono in permanenza presso la Galleria “GIO’ ART” di Lucca.
Presentazione critica
“Quando un fiore non e soltanto un fiore. Quando una figura umana non e unicamente una forma anatomica. Questa e l’arte di Natalina Zerlotti che riesce a sintetizzare, in larghe pennellate solo apparentemente casuali e veloci, e in una gamma coloristica sospesa fra vero e sogno, l’essenza di quello che appare e di quello che e silente.
Le variazioni sul tema floreale vanno dalle regali composizioni di rose (a volte sontuose nel loro rigoglio, a volte sfatte in un rassegnato abbandono), all’attenzione sulle più umili corolle di campo. Ma da ogni petalo, da ogni foglia o stelo, da ogni profumo dolce o aspro che quasi si avverte in questi dipinti emana uno stato d’animo: gioia, tristezza, timidezza, anelito alla conferma della propria presenza. .
Immagini intense, potenti e sfumate. Come nella interpretazione dei paesaggi che sembrano costruiti sul desiderio di un luogo ideale dove posare le angosce del giorno. E nella realizzazione della figura femminile. In questo particolare esercizio Natalina Zerlotti rivela una eccezionale capacità di introspezione. Dietro alla maestosità di queste immagini che rimandano alla postura delle Madonne rinascimentali o seicentesche si agitano i fermenti, le tensioni, le insicurezze delle donne di oggi..
Indovinato anche il campionario cromatico che predilige frequentemente i toni rossastri, color ardesia e ambrati. E assolutamente appropriata la tecnica che qui accentua e acuisce l’essenzialità e l’espressività del segno”. (Vera Meneguzzo, dal catalogo Europa in Arte 2007)