Via Don Minzoni n. 5/D
37042 CALDIERO
VERONA
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Biografia
Pittrice autodidatta vive e lavora a Caldiero. Artisticamente si è formata da se stessa, non avendo frequentato alcuna scuola d’arte, ma solo quella della sua anima. Dipinge a tempera, olio, china, gessetti, acquerelli, acrilici e si presenta al pubblico per la prima volta in occasione della Rassegna di Pittura e Scultura 2017 in occasione dell’ antica Sagra di Caldiero.
Contestualmente si iscrive al Gruppo d’Arte A. Nardi di Verona
Mostre e concorsi
Mostra collettiva in occasione dell’ antica sagra di San. Mattia a Caldiero: 26esima Rassegna di Pittura e Scultura nella Casa Parrocchiale “S Giovanni Paolo II Papa ” ( in Via De Gasperi), dal 24 al 27 Febbraio 2017.
Mostra ” Collettiva di Primavera con il Gruppo “Amici dell’arte A. Nardi ” di Verona, dal 3 al 15 Marzo 2017 ,nella Chiesa S. Pietro in Monastero in Via Garibaldi a Verona
Presentazione critica
Colori ed emozioni:
LA SPIRITUALITA’ NELL’ARTE
Non esiste la più delicata sfumatura di colore, il più debole suono, o il più piccolo significato nascosto che l’anima di tale artista possa lasciare ignorato. La sua più nobile sensazione è l’emozione mistica in ogni sua opera. Sapere che ciò che per lei è inpenetrabile esiste davvero e che si manifesta nella più alta saggezza e nella bellezza più radiosa, dalla quale le sue facoltà colgono solo i contorni, comprende così che tale sensazione è al centro di ogni suo vero sentimento mistico ovunque si trovi nell’ammirare tale bellezza su questo pianeta terra.(Nota autobiografica)
Isabella Zoppi, pittrice autodidatta, si presenta per la prima volta al pubblico con le sue opere in occasione della XXVI^ RASSEGNA DI PITTURA E SCULTURA 2017, nell’ambito dell’ Antica Sagra di S. Mattia a Caldiero.
La sua pittura, pur rimanendo nell’ambito figurativo sottende una ricerca temporale e spaziale di un universo che appartiene ad altre dimensioni; una pittura “spirituale” la definisce l’autrice, intendendo come tale l’aspirazione umana al trascendente, al mondo superiore quale rifugio sicuro rispetto ad una realtà che ci opprime.
Così le occasioni di fare pittura diventano piccole fughe dal mondo presente, una sorta di “ritiro spirituale” in ambienti caratterizzati da assorte contemplazioni e misteriosi silenzi.
Sembra quasi di essere in una antica chiesa ove la luce, filtrando da variopinte vetrate, ti proietta contro immagini e figure avvolgendoti in un turbinio di sensazioni.
E la tavolozza di Isabella Zoppi, scevra di colori complementari, ma giocata sulle variazioni di toni, reinterpreta appunto in chiave moderna le antiche vetrate di alcune cattedrali: le figure stilizzate assumono atletiche posizioni acrobatiche, nel gioco di linee curve e radiali, che vanno a stagliarsi nello sfondo aereo ove si librano astri ed angeli con ali di libellula vaganti nell’iperuranio.
(Piergiorgio Ferrarese)
Un viaggio nell’interiorità, la ricerca di un nido intimo e segreto dove coltivare la spiritualità e mille riflessi di energia creativa connotano le opere pittoriche di Isabella Zoppi che con uguale maestria si cimenta con tempera, olio, china, gessetti, acquerello, acrilico in una scala di colori che porta alla bellezza della forma e dell’anima.
Il blu notturno, l’azzurro acquamarina, il verde impegnativo, il giallo splendente, il rosa peonia, il lilla misterioso danno vita a figure flessuose e fantastiche che riescono a trasmettere il segreto di un mondo inenarrabile. Ogni opera si connota per misura, equilibrio, raffinatezza, armonia. La purezza di questa arte introduce all’innocenza dell’uomo primordiale non ancora intaccato dai condizionamenti del progresso. Per l’artista, la pittura è un sistema di auto dominio fisico e mentale, un mezzo di preparazione ad una meta finale mistica.
Ne sono esempio alcuni lavori. Ne “L’esplosione dell’ego”, varie bolle d’aria trasparentissima escono dalla mente di una fanciulla per raggiungere i piani superiori dell’essere. Nel bellissimo “Suono primordiale” inizia la storia dell’umanità con l’albero della Conoscenza del Bene e del Male dove si annida il serpente e che ha prodotto molti frutti di diverse varietà: dolci, amari, velenosi, salutari. Sapori che acquistano rilievo in funzione dell’uso che noi ne facciamo.
Nel “Mondo di cristallo”, due angeli di luce indicano la via della salvezza.
Ne “I due mondi” si intersecano cielo e terra coniugando, attraverso la presenza di un corpo femminile, la luce della luna e del sole con la vegetazione e le città del pianeta.
In “Estasi”, il raggiungimento dello stato di grazia a cui l’essere umano aspira.
Bisogno di dialogo e di comprensione nelle espressive figure di “Empatia”. Mentre la religione cattolica e il pensiero buddista trovano uguale nobiltà morale nei due dipinti “Sacra Famiglia” e “Divinità orientale”.
Tutta la pittura sapiente di Isabella Zoppi si può sintetizzare nel termine “elevazione”. (Vera Meneguzzo 16/02/2017)