Via Don Minzoni, 2
37047 SAN BONIFACIO
VERONA
Telefono: 3939051284
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Biografia
BRUNO ZORZI è nato a Caldiero (VR) nel 1947. Risiede e opera a San Bonifacio in via Don Minzoni, 2 – Cell. 348 8814320 – 393 9051284.
Appassionato di pittura dipinse i suoi primi quadri nel 1990 sotto la guida dei pittori: A. Morando – P. Ferrarese , F. Bodini de’ Martini , U. Frigo , F. Sanri.
Fin da ragazzo ha sempre vissuto a contatto con grafica e colori esprimendo la sua arte, ora più che mai, nei suoi recenti lavori comunicando la sua personalità di artista. Fa parte del
Gruppo Amici dell’Arte “Antonio Nardi”.
La sua pittura fatta di visioni reali gioca, in una piena e ricca tavolozza, dove predominante è l’azzurro con le sue variazioni. Con fiducia persevera nel colloquio con la natura, lieto se
riesce a comunicare agli altri, il suo sentire. Con alcuni amici pittori inizia a dipingere “en plain air”, attualmente crea in studio. I suoi lavori si trovano in collezioni private.
Presentazione critica
“Da molti anni conosco il pittore Bruno Zorzi ed ho avuto modo di apprezzarne le qualità artistiche ed umane.
Prima di affrontare il difficile cammino dell’arte, Zorzi ha avuto il merito di proiettare con intelligenza le sue doti naturali nella pittura – Semplicità, Onestà, Umiltà – creando una ideale
fusione ed una sintesi positiva ed interessante. Formatosi artisticamente nell’ambiente veronese sotto la guida di abili maestri, propone tele di ampio respiro, con fiori e nature
morte, ma ben presto il suo tema preferito si rivela essere, il paesaggio e l’integrità della natura; dove valorizza al meglio le caratteristiche della nostra terra, proponendo scorci e
vedute perfettamente coerenti alla realtà, senza trascurare però, di offrire anche un’interpretazione emotiva del colore, grazie ad una notevole padronanza tecnica. In tanti
anni di pittura si è creato un suo modo espressivo e comunicativo. E’ una pittura atmosferica e tonale, talvolta timbrica, che gioca sulla profondità dei piani, sulle zone di luce e di ombra,
con una visione calma e riposante.
Particolarmente felice è nel riprendere vedute ampie e panoramiche, con piani successivi di vigne, di prati e di campi, interrotti da casolari, rustici, o bianche stradine fiancheggiate da
filari di alberi, le cui fronde di pallidi verdi si perdono nel rosa e nell’azzurro del cielo.
Nella gamma cromatica che gli offre la visione della natura, non ha preferenza. Tutti i colori delle stagioni, il verde fragile della primavera, i grigi dell’inverno, che sono abilmente trattati
dalla sua tavolozza post-impressionista e che con impasti policromici gli consentono, vedute di insiemi, in cui si respira l’aria sana del mare, del lago e dei monti, gli alberi, le strade e i
rustici, dal color biancastro eroso dal tempo.
Non si lascia sedurre da artifizi materici, nè da formule più o meno cerebrali, pur essendo attento osservatore delle manifestioni artistiche d’avanguardia.
Conserva inalterata la presenza delle sue emozioni alle quali sa conferire un linguaggio di piena e suadente liricità. Penso che Bruno Zorzi fedele ad un linguaggio figurativo che gli consente di manifestare con efficace capacità espressiva, la sua ispirazione serena e vagamente romantica; egli farà ancora molta strada, offrendo opere che colpiscono ed entrano nel cuore, lasciandoci un nostalgico ricordo”.
Pittore Franco Santi
“Nel panorama artistico contemporaneo spiccano le produzioni che si rifanno sempre più ad una visione consumistica della realtà, tale per cui non solo il pubblico, ma l’artista stesso si lascia influenzare e condizionare della mode e dalle leggi del mercato.
Così, più che le visite ai musei o alle gallerie, proliferano le manifestazioni fieristiche anche nel campo dell’arte. Sembrano fare eccezione le grandi mostre tematiche organizzate a livello internazionale dai magnati dell’ “industria culturale”. Tuttavia, se andiamo a vedere la logica che sottende questi grandi eventi, vediamo che nel momento in cui vengono pianificati, gli stessi assumono in primis come target il largo pubblico, adottando le regole di marketing dei supermercati.
E’ nelle fiere, comunque, che l’appassionato d’arte e con lui l’artista stesso si trovano vieppiù disorientati, quando zigzagando per i padiglioni e gli stand vanno alla ricerca di qualcosa di appagante, qualcosa magari di già conosciuto, di già visto sui libri o cataloghi o su internet, opere quindi già storicizzate, ed invece si scontrano con opere di tutt’altra fattispecie.
Soprattutto di fronte ad opere di carattere astratto, o informale, se non addirittura “evanescente” come possono essere le performance del momento all’interno degli spazi espositivi.
Tutto questo per dire che l’arte non sta mai ferma. L’arte è essa stessa un percorso, sul quale si muovono gli artisti, le correnti, le tecniche, i soggetti raffigurati, e non è detto che tutti arrivino, non essendoci fra l’altro una meta ben definita e condivisibile da tutti. Il vero artista non dovrebbe mai dire ““sono arrivato”, ne va della credibilità stessa del concetto di arte.
Bruno Zorzi è un pittore che fa il suo percorso in campo artistico misurandosi con il mondo esterno, catturando l’ispirazione del momento e traducendola in opera. Dopo l’esperienza figurativa, vissuta accanto ai suoi amici pittori del Gruppo A.Nardi di Verona, Zorzi ha voluto cimentarsi con la pittura astratta.
Nelle sue ultime tavole a tecnica mista sviluppa la sua conoscenza cromatica in campiture che si intersecano e sfumano fra loro nei punti di congiunzione, quali particolari di trame di tessuti preziosi. Infine, l’ultimo tratto di pennello intriso di smalto acceso ricompone e lega in un tutt’uno con sorpresa l’armonia dell’opera fortemente caratterizzata dalla gestualità dell’esecuzione.
Una nuova stagione quindi si apre per il pittore Bruno Zorzi che intende proseguire con determinazione nell’appassionante cammino dell’arte”.
Piergiorgio Ferrarese (2016)